Penultimo appuntamento dedicato all’ ‪#‎xml‬.

Continuiamo con Leonardo Agosti a scoprire questo mondo di dati variabili utili per impaginare con ‪#‎InDesign‬.
Oggi scopriamo come si lavora e come invece si dovrebbe lavorare utilizzando xml.

Come si lavora adesso?

Pensate ai processi che attualmente utilizzate per comporre e pubblicare un documento, un catalogo per esempio.

É importante, innanzitutto, separare due momenti distinti la prima pubblicazione e poi tutte le modifiche apportate successivamente.
Nella prima pubblicazione i dati vengono esportati dal vostro sistema gestionale, quando esiste, passati attraverso Excel o Word (o altri similari), poi copiati/incollati all’interno del programma di impaginazione, nel nostro caso InDesign.
Una volta che avete il testo all’interno del software DTP, i dati vengono impaginati, si uniscono le foto, fino ad ottenere l’impaginazione definitiva per la stampa.
Nelle pubblicazioni successive i dati non vengono più esportati dal vostro sistema gestionale, in quanto sono già impaginati, e quindi il lavoro andrebbe rifatto.
Nella maggioranza dei casi si correggono a mano sul cartaceo, e le correzioni vengono riportate all’interno del software DTP, per ottenere le nuove stampe digitali o pellicole per la stampa.
Queste operazioni originano flussi di lavoro non lineari e quindi poco efficienti.
Il contenuto non viene realmente condiviso, ma passato da un’applicazione all’altra in modo seriale (la prima volta).
Le volte successive viene gestito in due modi totalmente diversi e slegati, con un ovvia duplicazione dei tempi di impostazione e controllo.
La soluzione ottimale è la condivisione dei dati durante uno stadio precedente, prima dei flussi di lavoro per la stampa.
In questo modo si attuano scambi più snelli tra le applicazioni, un unico file di dati utilizzabile sia per la gestione che per la stampa.

Come si dovrebbe lavorare?

Ipotizziamo il processo di lavoro come dovrebbe essere, tenendolo separato per comodità di confronto nei due momenti ben distinti indicati in precedenza, la prima pubblicazione e tutte le modifiche successive.

Nella prima pubblicazione i dati vengono esportati dal vostro sistema gestionale o altri database in formato XML, poi portati all’interno del programma di impaginazione, nel nostro caso ancora InDesign.
Una volta che avete il testo all’interno del software DTP, i dati vengono impaginati manualmente a partire di dati XML, si uniscono le foto, fino ad ottenere l’impaginazione definitiva per la stampa.
In questa fase come si vede non ci sono variazioni, ma ovviamente questa modalità di impaginazione potrebbe essere migliorata, ad esempio con l’inserimento automatico delle foto nel caso si utilizzi un file in XML al posto del testo semplice.
Nelle pubblicazioni successive dati che sono stati aggiornati nel corso del tempo, vengono riesportati dal vostro sistema gestionale sempre in formato XML.
Il nuovo tracciato XML aggiorna tutti i dati vecchi, andranno poi impaginati a mano i dati nuovi o eliminati quelli non più presenti.
I dati esistenti vanno automaticamente al posto giusto in quanto il codice XML ha “battezzato” i box di testo o la tabella, in modo da dare ulteriori informazioni al software di impaginazione che individua dove andare a disporre i testi.
Nota: la procedura è stata semplificata per motivi di comprensibilità.
In un processo reale il passaggio dalla prima alle seconda ha molti più aspetti qui non considerati.

Per ulteriori informazioni www.mediabook.net/inpagina/

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